Polenta d’Orzo dell’Antica Roma

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Oggi prepariamo una polenta, ricca di sapore e straordinaria, da una ricetta di Plinio il Vecchio. La polenta, scrive l’autore, è un piatto greco molto diffuso al suo tempo in Italia, ma ignoto ai suoi antenati come del resto i Greci non conoscevano la puls italica (videturque tam puls ignota Graeciae fuisse quam Italiae polenta).
Questo piatto, preparato con orzo, miglio, semi di lino e semi di coriandolo tostati e macinati, è sorprendentemente profumato e saporito, oltre che semplice da fare.
Troverete di seguito una nota con la traduzione e la fonte originale tratta dalla Naturalis Historia.

Ingredienti
175 grammi di orzo
75 grammi di miglio
40 grammi di semi di lino
8 grammi di semi di coriandolo
2 pizzichi di sale marino grosso

Polenta 1

Preparazione
Tostare per un minuto l’orzo, poi aggiungere gli altri ingredienti lasciandoli sul fuoco per tre o quattro minuti. Mescolare spesso prestando attenzione a non bruciarli.
Togliere dal fuoco e macinare tutti gli ingredienti insieme fino a raggiungere una consistenza grossolana. Consigliamo di usare un macina caffé per risparmiare tempo, ma, se preferite, potete pestarli nel mortaio.
Bollire un litro e mezzo di acqua, poi versare gradualmente la farina. Cuocere la polenta per mezz’ora e continuare a mescolare finché la consistenza non diventa quasi solida, poi impiattare.
Consigliamo di abbinare la polenta con uno spezzatino di carne, per esempio questa Copadia.

Polenta 2

La polenta greca e italica. La ricetta di Plinio
Ci sono delle differenze tra la ricetta greca e quella italica, scrive Plinio. I Greci preparano la polenta in molti modi. Generalmente mettono a bagno l’orzo nell’acqua e lo lasciano ad asciugare per una notte, poi tostano e macinano i grani (Graeci perfusum aqua hordeum siccant nocte una ac postero die frigunt, dein molis frangunt). In questo modo maltano l’orzo e questo dà al cereale una nota più dolce.
Ci sono anche altri modi per preparare l’orzo, ma Plinio dice che la polenta viene sempre fatta con gli stessi ingredienti: venti libbre di orzo, tre libbre di semi di lino, mezza libbra di semi di coriandolo, un acetabolo di sale. Tutti gli ingredienti vengono tostati e macinati (vicenis hordei libris ternas seminis lini et coriandri selibram salisque acetabulum, torrentes omnia ante, miscent in mola).
Abbiamo deciso di modificare le dosi e le proporzioni per preparare una quantità minore di polenta.
Gli Italici, scrive Plinio, non lasciano l’orzo a bagno nell’acqua e aggiungono miglio agli altri ingredienti (Italia sine perfusione tostum in subtilem farinam molit, isdem additis atque etiam milio).

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